"Hub-itat digitale": è il nuovo numero di Trentino Industriale
È online il nuovo numero di Trentino Industriale, la nostra rivista bimestrale. La rubrica di copertina è dedicata agli strumenti, competenze e consulenze mirate proposte dall'Associazione per accelerare l’innovazione delle imprese.
Ampio spazio anche alle sfide e alle prospettive della meccanica trentina. Inoltre, un focus sulla situazione dei dazi introdotti dagli Stati Uniti sui prodotti di molti settori, inclusi componenti auto e agroalimentare.
Riportiamo di seguito il testo dell'editoriale del presidente di Confindustria Trento Lorenzo Delladio.

Scelte strategiche per il nostro futuro
Lo scenario è preoccupante, ma le soluzioni sono alla nostra portata. Questo ci ha detto l’OCSE presentando il secondo capitolo del Rapporto sulla produttività, nato dal Tavolo provinciale sul tema. Ciò che emerge è che l’industria e il manifatturiero sono senza dubbio i settori più produttivi e ad alto valore aggiunto. Emerge però che il peso dell’industria è ancora troppo ridotto in Trentino in termini di numero di imprese e che la manifattura dei paesi europei comparati nel rapporto sta crescendo più velocemente di noi. Lo studio dimostra un’altra cosa importante: che una parte delle nostre microimprese è più produttiva del resto d’Italia, e che addirittura si posiziona ai livelli delle PMI.
Tuttavia, come territorio, facciamo una gran fatica a far crescere dimensionalmente quelle microimprese e a fargli fare il salto che in altri territori esse riescono a fare. È infatti appurato che la dimensione aziendale è direttamente proporzionale alla produttività e puntare sulla crescita delle imprese non può che portarci benefici. Questo non vuol dire che tutte le imprese debbano essere grandi. Significa dare sfogo a tutto il potenziale di ogni tipologia di impresa, in base a settore, struttura e ruolo all’interno di filiere interconnesse.
Le stesse analisi mostrano come i principali driver per la crescita della produttività siano l’innovazione e l’internazionalizzazione. Eccole, allora, le soluzioni: puntare su chi fa innovazione, su chi investe in Ricerca e Sviluppo e punta ai mercati internazionali. Perché se vogliamo davvero rendere il nostro territorio sempre più competitivo e resiliente ai mutamenti geopolitici e del mercato, dobbiamo necessariamente puntare sulle nostre imprese più produttive e capaci di generare maggior valore aggiunto.
Va da sé che sempre di più dovremo ragionare guardando all’impatto che gli investimenti pubblici hanno da un punto di vista economico, oltre che sociale e ambientale. Un processo di selezione degli investimenti a maggior ritorno che è imprescindibile, soprattutto per un territorio come il Trentino, che grazie all’Autonomia definisce investimenti futuri in base al gettito che sarà in grado di realizzare.
Solo così saremo in grado di modificare la tendenza che vede il Trentino aumentare la quota di lavori non qualificati a discapito di posizioni a elevata specializzazione. Sono queste le posizioni che i nostri giovani cercano all’estero e che noi dobbiamo essere in grado di fargli trovare qui da noi. In un contesto così incerto, il Trentino deve diventare il luogo ideale per crescere professionalmente e personalmente. Gli strumenti ci sono e, sempre di più, sono necessari interventi mirati e misurati per le caratteristiche del nostro sistema imprenditoriale: sostenere la riduzione dei costi dell’energia e stimolare la transizione, digitale e ambientale, favorire la crescita dimensionale, le reti e la patrimonializzazione, oltre che la formazione, a partire dall’ambito tecnologico. Ciò che però serve ancora di più è proprio la volontà di fare delle scelte strategiche che non sempre sono legate al consenso ma che, guardando in prospettiva, sono senza dubbio legate al futuro del nostro Trentino e di tutti noi.
Lorenzo Delladio
Presidente di Confindustria Trento